I Tessuti Più Inquinanti

Apr 9, 2025 | Blog, Ecologia

L’industria tessile è una delle più grandi al mondo… e anche una delle più inquinanti. Dietro ogni capo, potrebbe esserci un elevato costo ambientale. Dal consumo massiccio di acqua al rilascio di microplastiche, alcuni tessuti sonoparticolarmente dannosi per il pianeta. Di seguito, ti mostriamo quali tessuti sono i più inquinanti e perché dovremmo pensarci due volte prima di acquistarli.

1. Poliestere: il re dell'inquinamento

Il poliestere è una fibra sintetica derivata dal petrolio. È economico, durevole e facile da produrre, motivo per cui è uno dei preferiti dalla fast fashion. Tuttavia, il suo impatto ambientale è enorme:

Produzione inquinante: genera fino a tre volte più emissioni di CO₂ rispetto al cotone.

• Microplastiche: quando viene lavato, il poliestere rilascia migliaia di fibre microscopiche che finiscono negli oceani, danneggiando la vita marina.

• Non biodegradabile: un capo in poliestere può impiegare più di 200 anni per decomporsi.

2. Nylon: resistente, flessibile e tossico

Il nylon, un’altra fibra sintetica molto popolare, viene spesso utilizzato nell’abbigliamento sportivo e nella lingerie. Il suo processo di produzione rilascia ossido nitroso, un gas serra 300 volte più potente della CO₂. Richiede anche grandi quantità di energia e sostanze chimiche per essere prodotto. Come il poliestere, rilascia microplastiche ed è non biodegradabile.

3. Acrilico: calore con conseguenze

L’acrilico imita la lana ma è realizzato con prodotti petrolchimici. Si trova spesso in maglioni economici, sciarpe e guanti. Ha diversi svantaggi ambientali:

• Alto consumo energetico durante la produzione

• Rilascio di microfibre di plastica

• Estremamente infiammabile e trattato con sostanze chimiche tossiche

4. Cotone convenzionale: il falso “naturale”

Sebbene il cotone sia una fibra naturale e biodegradabile, la coltivazione convenzionale del cotone è tutt’altro che sostenibile:

• Usa fino a 20.000 litri d’acqua per produrre 1 kg di cotone (equivalente a una T- shirt e un paio di jeans)

• Richiede pesticidi e fertilizzanti tossici che inquinano il suolo e l’acqua

• Crea problemi sociali nei paesi produttori a causa delle condizioni di lavoro precarie

Alternativa? Il cotone biologico — più costoso ma coltivato senza pesticidi e con un uso minore di acqua.

5. Pelle: il lato oscuro dell'eleganza

La pelle naturale, realizzata con le pelli degli animali, è durevole e lussuosa. Ma il suo impatto ambientale è triplice:

• L’allevamento di bestiame (un grande emettitore di gas metano)

• L’uso di sostanze chimiche pericolose (come il cromo nel conciare)

• Inquinamento delle acque reflue nei paesi con normative deboli La pelle sintetica non è necessariamente migliore, poiché è anche prodotta con materiali a base di petrolio.

Cosa Possiamo Fare?

• Scegli tessuti sostenibili, come lino, canapa, Tencel o cotone biologico

• Acquista meno, ma meglio — concentrati sulla qualità piuttosto che sulla quantità

• Sostieni marchi responsabili che sono trasparenti sui loro materiali e processi

• Evita la fast fashion e opta per abiti di seconda mano o scambi di abbigliamento La moda non deve essere in contrasto con l’ambiente. Ogni volta che scegliamo cosa indossare, stiamo anche scegliendo il tipo di mondo in cui vogliamo vivere.

I pensieri di FODY

In Fody Fabrics, crediamo che la moda possa essere bella senza danneggiare il pianeta. Ecco perché utilizziamo materiali come il cotone biologico, il lino e le fibre riciclate, e ci impegniamo per processi responsabili e design mirati. Vogliamo che tu stia bene — e ti senta bene — per ciò che indossi. Perché ogni scelta conta, e noi scegliamo di fare meglio.

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